La vita

La soffitta

Il 29 maggio 1981, per festeggiare il 24° della rassegna canora “Miccio canterino” rappresenta al “Marconi” di Querceta la rivista “Come tira, quel miccio sulla 'Lira'!”, con l'intervento della compagnia teatrale in vernacolo versiliese di Giuliano Castagnini.

Nel 1982 realizza, curandone i testi, le illustrazioni e l'impaginazione, la rivista “Forte dei Marmi in folk”, che ripercorre la storia del Carnevale e della Befana fin dagli anni '30, rievocando, con foto d'epoca, articoli, canzoni, racconti basati su ricordi autobiografici, le prime iniziative del 1938 e dell'immediato dopoguerra. Dopo una lunga interruzione, nel 1974, col patrocinio dell'Amministrazione Comunale e del Sindaco Antonio Molino, Emilio si fa promotore di una ripresa dei festeggiamenti, coordinando i bar cittadini come punti di aggregazione per la preparazione di carri, mascherate, sfilate, balli in piazza. Nasce così il “CarnevalBar”, con una serie di iniziative di intrattenimento a cui contribuiscono vari Enti, come la Croce Verde, l'Atletico Pietro Nardini, l'Associazione Marinai d'Italia, la Banda Musicale Cittadina. Per l'occasione Emilio scrive la canzone “CarnevalBar, vieni!”. Sospeso di nuovo il carnevale fortemarmino, nel 1976 Emilio effettua le riprese televisive del carnevale di Pietrasanta e del festival “Sprocco d'Argento”, del quale scrive la canzone ufficiale. Nel 1978, stimolando la collaborazione delle scuole materne ed elementari e delle famiglie, Emilio rivitalizza la tradizione del carnevale col “CarnevalForteBambino”, che mette al centro di tutto i piccoli. Recentemente il CarnevalForteBambino è stato ripreso, con grande partecipazione della cittadinanza e per il divertimento dei bambini.

 
 

E sono ancora i bambini i protagonisti dell'altra festa invernale, la “Befana”, alla quale contribuiscono genitori e nonni nella costruzione del festoso trenino semovente che percorre le strade del Forte e dei comuni limitrofi. Nel 1981 Emilio scrive la canzone ufficiale “Carnevale ForteBambino” e la canzone del Rione Casamicciola “Treno di Carnevale”. Alla rivista “Forte dei Marmi in folk” è allegato il 45 giri “Souvenir di Forte dei Marmi”, registrato nella famosa soffitta di via Barsanti, con le canzoni di Emilio più legate alla città: “Nostalgia di Forte dei Marmi”, cantata da Maridel e “Ponte di Forte dei Marmi”, cantata da Paolo Barberi; suonano il Solisti di Valerio Leonardi.

 
 

La soffitta di Emilio, in via Barsanti, è stata per molti lustri, dagli anni '70 fino ai primi anni duemila, un punto di riferimento per tutti coloro che avevano un sogno da concretizzare nel campo della musica, della fotografia, del cinema, della televisione, dell'editoria. Cantanti, musicisti, attori, scrittori, artisti di Forte dei Marmi, della Versilia, della riviera da Viareggio a La Spezia sono saliti sulla scala in ferro e legno che dal primo piano dell'abitazione di Emilio portava in quel luogo irripetibile in cui egli, con inesauribile desiderio di apprendere, sperimentava ogni nuova tecnologia mettendola a frutto nei più svariati campi della creatività e dell'espressione artistica.

A partire dal 1979 collabora con la Pro Loco Seravezza per l'allestimento della "Rosa d'Argento", il festival canoro ideato da Ettore Benti negli anni Sessanta e ripreso, dopo una interruzione, nel 1978. Per alcuni anni Emilio si dedica con entusiasmo alla manifestazione, contribuendo a farla diventare uno spettacolo completo, nel quale si alternano al canto momenti di intrattenimento. Ogni anno scrive una canzone come sigla ufficiale del festival e realizza una brochure col programma delle serate, la presentazione dei cantanti e degli altri protagonisti sul palco, articoli su Seravezza e sulla "Rosa d'Argento". Nel 1982 mette insieme un gruppo cabarettistico di attori-cantanti, per i quali scrive musiche e testi adatti a far divertire il composito pubblico della "Rosa", dai nonni ai nipoti. Nel 1983 manda in onda su RadioForteDeiMarmi una rubrica periodica sulla "Rosa d'Argento", con interviste, notizie, revival di canzoni e altro. Nel 1984 ripropone l'idea del "cabaret nostrano", arricchendolo con l'elemento della danza e realizzando in proprio le basi musicali con la tecnica delle registrazioni multiple. Nel 2017 la Pro Loco Seravezza, riproponendo la "Rosa" in una nuova veste, ha voluto rendere omaggio a Emilio aprendo il concorso per giovani voci con la sua "Rosa d'Argento", sigla ufficiale dell'edizione 1979.

Nel luglio 1983 collabora al IV trofeo storico degli “Antichi Giochi e Sport della Bandiera” a Querceta, contribuendo al successo della manifestazione.

Negli anni 1982-83 Emilio insegna i fondamenti della musica a tanti bambini e ragazzi di Forte dei Marmi, con lezioni pomeridiane che egli tiene presso le scuole di Piazza Dante.

Nel marzo 1984 scrive e realizza, per conto della Pubblica Assistenza di Azzano, il numero unico “Nozze d'Argento di una Strada”, in occasione dei festeggiamenti per il 25° dell'inaugurazione della strada che collega Seravezza alle frazioni montane. Il 13 settembre 1959 Emilio aveva documentato l'evento con un film a 16 mm, i cui fotogrammi, insieme ad altre foto d'epoca, sono riportati nella rivista.

Il 1° settembre 1984, col patrocinio dell'Assessorato alla Cultura di Forte dei Marmi, organizza e dirige sul palcoscenico di piazza Dante lo spettacolo “Ciao, estate!”, del quale scrive i testi e crea le basi musicali. Intervengono cantanti, ballerini, attori, fantasisti (tra questi un giovane Giorgio Panariello).

Il 20 ottobre 1985 scrive un madrigale in occasione del sessantesimo anniversario dei voti di Madre Maria, la religiosa che moltissimi ragazzi, tra cui Emilio stesso, hanno avuto come guida e modello di vita nel parco delle Suore Canossiane.

Con il patrocinio del

Comune Forte dei Marmi

©Emilio Tarabella | 2016

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