La vita

Emilio Tarabella nasce ad Azzano di Seravezza, alta Versilia, il 20 dicembre 1922. Il padre Gaetano appartiene ad una famiglia di cavatori, ma subito dopo la nascita di Emilio - il primogenito - decide di trasferirsi con la famiglia a Forte dei Marmi, in via Piave, dove, insieme alla moglie Maria Rosa, gestirà per alcuni anni una bottega di generi alimentari.

Emilio legge tutta la carta stampata che gli capita tra le mani e ascolta la radio ogni volta che ne ha la possibilità. L'acume critico, la curiosità e una memoria prodigiosa gli consentono di acquisire di anno in anno conoscenze, competenze e abilità in molti campi: dalla lingua italiana alle questioni geo-politiche, dalla tecnologia alle varie forme di espressione artistica.

Nell'immediato dopoguerra Emilio trasforma un garage in una sala da ballo, “La Conchiglia”, che diventa all'occasione anche sala cinematografica, prima di film muti a 9,5 mm, poi di pellicole a 16 mm col sonoro. Gestisce, in seguito, la sala da ballo “Stella sul Mare” (il locale si chiamava in precedenza “Pizzo del Giannino”, espressione riferita alla lotta partigiana) nella pinetina di fronte a “La Barca”. Lo storico ristorante, ancora in fase di restauro dopo i danneggiamenti della guerra, prestava il proprio pianoforte per le serate danzanti di Emilio, in cambio di stoviglie e posate, disponibili, ma inutilizzate, presso la “Stella sul Mare”.

Nel 1956 Emilio realizza la rivista-numero unico “Ruote, Vele e Melodie” in occasione del 1° Festival della canzone “Il Pontile d'oro”, da lui ideato e realizzato insieme al Patronato Scolastico di Forte dei Marmi e presentato al Cinema Teatro Lido, sul lungomare di Forte dei Marmi. Gli altri due eventi a cui fa riferimento il titolo della rivista sono la Regata velica nazionale e il passaggio del 40° Giro d'Italia da Forte dei Marmi. Egli scrive anche parole e musica di due canzoni: “Ponte di Forte dei Marmi”, inno ufficiale del festival, e “Benvenuta, Carovana Rosa”, che diventa la sigla degli eventi legati al Giro. L'inno sportivo verrà riproposto nel 2013 alla “Capannina di Franceschi”, in occasione del 16° premio internazionale intitolato a Vincenzo Torriani, all'epoca patron del Giro.

Nel 1964, col patrocinio morale dell'Ente Provinciale Turismo di Lucca e il finanziamento degli inserzionisti locali che egli stesso riesce a coinvolgere nel progetto, realizza, interamente in prima persona, la rivista “Il mare è più forte dei marmi”, che si inserisce nei festeggiamenti per il 50° del Comune come unica pubblicazione ufficiale sull'evento. La rivista verrà ristampata cinquant'anni dopo per il centenario, offrendo un ritratto plastico e articolato della società e della vita fortemarmina di quel periodo. La foto panoramica di Forte dei Marmi con lo sfondo delle Apuane, ripresa dal pontile e inserita nella rivista, è attualmente riprodotta in gigantografia nell'Ufficio Cultura del Comune.

Il 29 maggio 1981, per festeggiare il 24° della rassegna canora “Miccio canterino” rappresenta al “Marconi” di Querceta la rivista “Come tira, quel miccio sulla 'Lira'!”, con l'intervento della compagnia teatrale in vernacolo versiliese di Giuliano Castagnini.

Nel gennaio-febbraio 1986 Emilio registra presso la cancelleria del Tribunale di Lucca “L'Imbarcatello”, periodico mensile di informazione e folklore a carattere locale su Forte dei Marmi e la Versilia. Il titolo della pubblicazione, una variante tipicamente fortemarmina del vocabolo “imbarcadero”, fa riferimento a quell'antico luogo dove il trenino a vapore consegnava i marmi ai buoi dei “contadini del Ponte”, dove finiva il mondo delle ruote e cominciava quello delle vele (così si legge nella sua presentazione del primo numero, giugno 1986). Il piazzale del pontile caricatore era una sorta di ufficio di collocamento per braccianti, contadini e marinai, ma anche un ritrovo pomeridiano e festivo in cui tutto il paese si incontrava per discutere, salutarsi, scambiarsi notizie. La finalità del progetto editoriale di Emilio è proprio quella di far rivivere, attualizzandola, l'anima dell'imbarcatello: uno spazio di incontro e confronto tra tutte le componenti vitali della comunità.

Nell'agosto del 1998, in Piazza Dante, Emilio organizza e conduce lo spettacolo musicale "Ch'estate, quest'estate!" con la grande orchestra "Gli amici in musica di Fortù".

Il 20 agosto 2000, sul palcoscenico estivo di Piazza Dante, realizza, con la partecipazione di numerosi cantanti e attori, lo spettacolo “È stato il vento!..”, durante il quale vengono eseguiti motivi celebri su cui Emilio riscrive testi tra il nostalgico e lo scherzoso sulla storia e lo sviluppo socio-turistico di Forte dei Marmi.

Il 13 aprile 2010, su proposta di Emilio, la Giunta Comunale delibera che la pinetina in cui egli aveva gestito, negli anni '40, una sala da ballo assuma nuovamente lo storico nome “Pizzo del Giannino”.

Con il patrocinio del

Comune Forte dei Marmi

©Emilio Tarabella | 2016

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